Vasisthasana

Workshop 23 marzo

“Tu non sei corpo e mente; tu sei infinito. Tu non sei imprigionato; la tua vera natura è senza limiti. Tu sei questo”. (Yoga Vasistha)

Yoga lovers di marzo è dedicato alla posizione di Vasisthasana.

Vasisthasana rappresenta la posizione dell’asse laterale. Si tratta di un’asana di forza e asimmetrica, che favorisce l’equilibrio fisico, mentale ed emotivo. La postura lavora in particolare sui muscoli e le articolazioni delle braccia e delle spalle. Viene definita anche “posizione in equilibrio su un braccio” o anche “posizione del braccio dritto”

Vasistha era un grande Rishi ( saggio), autore di numerosi inni vedici. A lui è dedicata questa postura che richiede un grandissimo equilibrio fisico e mentale.

Vasistha significa’il più saggio’. In questo asana è rappresentato il passo per andare verso l’alto ed elevarsi. Una gamba e una mano sconfiggono infatti la forza di gravità e portano la mente in uno stato di profonda concentrazione. E’una posizione che mette alla prova la capacita`di rimanere centrati. Se la tua mente è calma e rilassata la posizione risulterà piuttosto stabile, se la tua mente è caotica la posizione sarà problematica

Andando un po’ più in profondità, mano e piede rappresentano corpo e mente salde in terra, che, quando abbiamo raggiunto la solidità della posa, possiamo anche trascendere, mentre la gamba ed il braccio opposti, con la mano che afferra il piede, rappresentano il ricongiungimento dello spirito individuale con lo spirito universale, a formare un triangolo perfetto.

Puoi capire in questo asana come il pensiero è strettamente legato alle nostre azioni e alla nostra vita.

Di cosa parla il libro Yoga Vasistha?

La conversazione tra Vasistha e il principe Rama è quella tra un grande saggio illuminato e un cercatore di liberazione. Il testo discute della coscienza, della cosmologia, della natura dell’universo e della coscienza, della dissoluzione definitiva del corpo, della liberazione dell’anima e della natura non duale dell’esistenza .


Visnu venne sulla terra sotto le sembianze di Rama per restaurare il Dharma, la retta via, che era stata corrotta dalle influenze negative. Vasistha fu chiamato come precettore dal padre di Rama, Dasharatha, che vedeva il figlio svogliato e apatico. Le vicende legate a questo percorso di istruzione sono narrate nei Rigveda, nel Ramayana e nello Yoga Vasistha.

Rama inizialmente diffida della capacità del maestro di elevare il suo spirito, ma il precettore non si da per vinto, vedendo nella sua indolenza un barlume di distacco dal mondo, buon inizio per il loro percorso, un percorso che viene chiamato yoga nelle scritture. Egli era infatti convinto che bisognasse conoscere le traversie del mondo per potersi elevare poi a livelli spirituali più alti; che bisognasse sperimentare gli attaccamenti, ciò che è inutile al percorso spirituale, per potersene poi liberare.
Questo principio ricorda sicuramente molti precetti buddisti e la vita del Budda stesso, ma soprattutto rimanda alla giovinezza di Vasistha. Brama non aveva infatti rivelato al suo primo figlio la natura divina che gli era connaturata, facendogli sperimentare la sofferenza dell’esistenza fisica.

Gli insegnamenti del saggio Vasistha ebbero una buona influenza e Rama sarà ricordato come uno dei migliori re della storia indiana, La sua ricerca di uguaglianza e di felicità per tutto il suo popolo; il grande amore della sua compagna Sita e il coraggio del suo migliore amico, Hanuman, che salva Sita dai demoni, sono tutti racconti molto celebri. Il maestro offre la sua saggezza al giovane allievo che la riceve, le cose accadono come devono accadere.

“Oh Rama, agisci come se tutto quello che fai comportasse un mondo di differenza, pur sapendo che tutto quello che fai non fa alcuna differenza per il mondo.” (Yoga Vasistha)

Per ranforzare qusto concetto, il precettore di Rama gli racconta la storia del corvo che si appollaia su di una palma mentre cade una noce di cocco al suolo. E’ il corvo che l’ha fatta cadere? oppure era solamente venuto il momento che la noce cadesse, proprio quando il corvo aveva toccato la palma? Che la noce di cocco sia caduta a causa del corvo o che sia caduta per conto suo è la stessa cosa, l’azione e la sua conseguenza sono la stessa cosa. Abbiamo il diritto di agire, ma non di raccogliere i frutti della nostra azione. Questo è uno dei concetti di base di molti testi di Yoga e della Bhagavad Gita. Il corvo e la noce di cocco lavorano insieme per far accadere il destino. 

Per il praticante di yoga si tratta di trovarsi al momento giusto nel posto giusto, essendosi preparato adeguatamente affinchè tutti gli elementi combacino alla perfezione e ciò che deve essere sia.

Quali sono i benefici di vasisthasana?

  • accresce la forza interiore
  • migliora l’equilibrio
  • armonizza il sistema nervoso placando stati ansiosi
  • rinforza i muscoli delle braccia e delle spalle
  • favorisce un miglior controllo psicofisico

 L’esecuzione costante di Vasisthasana sviluppa inoltre vigore, determinazione e forza di volontà, ca­ratteristiche sempre utili sia nello yoga sia nella vita quotidiana.

 E’ una postura avanzata che richiede un po’ di preparazione per eseguirla nella sua completezza, passando da varianti piu semplici.

Il rapporto di tipo asimmetrico con la gravità implica un lavoro asimmetrico da parte dei muscoli per creare un allineamento simmetrico.

Io spesso la uso nelle lezioni individuali in caso di scoliosi, trovo che aiuti molto. Può ridurre la curvatura, e comunque ridurre i sintomi.

Lo stage del 23 marzo sarà una lezione power, per rinforzare il corpo e sentire la stabilità che ci vuole per praticare le varianti di vasisthasana con gioia.

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