Eka Pada Rajakapotasana

La posizione del Piccione Reale, o Eka Pada Rajakapotasana in sanscrito, è composta da tre parole: “eka” che significa “uno”, “pada” che significa “gamba”, e “raja kapota” che significa “piccione reale”.

Quindi la traduzione letterale del nome della posizione sarebbe “posizione del piccione reale a una gamba”.

Da tempo immemorabile i piccioni sono considerati importanti simboli di comunicazione e messaggeri di pace e lealtà. Ci sono molte narrazioni dell’antica India sul loro ruolo significativo.

La caratteristica del piccione di essere un fedele messaggero di comunicazione può essere vista sul tappetino da yoga, poiché la pratica della posa del piccione può aiutare gli studenti a comunicare meglio con il proprio corpo. E coltivare l’amore, la lealtà e la comunicazione promuove un senso di equilibrio e armonia tra il corpo e la mente.

E’ una delle posizioni più iconiche e ambite dello yoga per la sua bellezza sinuosa. Però è anche una posizione avanzata che nasconde un sacco di insidie e affrontata nel modo sbagliato può provocare dei danni alla schiena e all’articolazione dell’anca e del ginocchio.

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Nel Mahabharata, Kapota è considerato il figlio di Garuda. Il saggio Kapota era noto per il suo potere, vigore e vitalità. Camminava così velocemente che sembrava che i suoi piedi non toccassero terra. Questo gli valse il titolo di “figlio di Garuda” (il monte del Signore Vishnu). Anche il Kalika Purana parla delle sue imprese clandestine. Inoltre, il Saggio Kapota emanava bellezza e viralità e possedeva una saggezza intuitiva che persino Bhairava (nato dalla rabbia di Shiva) e Vetal cercavano guida da lui. Seguendo linee simili.

Il Saggio Kapota emanava bellezza e viralità e possedeva una saggezza intuitiva 

In potenza, vigore, forza, vitalità e agilità, Kapota non aveva rivali. Quando camminava, sembrava che la sua anima si palesasse diversi metri davanti al suo corpo: si muoveva come se non toccasse il suolo.

Con Eka Pada Raja Kapotasana, se praticato in modo coerente e corretto, i praticanti di yoga possono raggiungere lo stesso livello di potere e chiarezza e allo stesso tempo acquisire grazia e portamento.

Essendo un piegamento indietro vanno usate tutte le precauzioni di questo genere di posizioni (retroversione del bacino e tenuta dei bandha del pavimento pelvico e del ventre per non gravare sulle lombari). In più bisogna prestare attenzione a eventuali sensazioni di disagio alle spalle, a livello dell’anca e del ginocchio e andare per gradi nella posizione che offre diverse varianti.

La posizione del piccione aiuta ad allungare i flessori dell’anca e a ristabilire una curva lombare sana. Stira profondamente anche, glutei, cosce, addome e spalle. Può offrire benefici terapeutici per la sciatica e il mal di schiena. Si ha uno stiramento profondo del piriforme che è un muscolo molto profondo e che se è accorciato può provocare fastidio al nervo sciatico.  Il piriforme si origina nell’osso sacrale e lo collega alla testa del femore 

Nello yoga, si dice che la posa del piccione attivi il secondo chakra, Swadisthana , che è associato alla creatività, alle emozioni e alla sensualità. La posa aiuta a rilasciare la tensione e lo stress dai fianchi e dalla parte bassa della schiena. In sequenza, aiuta a rilasciare i blocchi emotivi e promuovere un senso di libertà e apertura.

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Benefici:

  • Organi: quando i muscoli addominali e i muscoli psoas vengono messi in funzione, gli organi addominali interni vengono quindi stimolati. I succhi digestivi vengono secreti bene dando spazio ad una buona digestione, il pancreas, il fegato e i reni vengono tutti ben massaggiati migliorando così il funzionamento di questi organi. I muscoli pelvici vengono allungati e tonificati dando spazio al miglioramento del sistema riproduttivo. I muscoli del torace grazie all’espansione danno spazio al buon funzionamento dei polmoni e al corretto funzionamento del cuore. Il collo si allunga dando spazio per bilanciare le ghiandole tiroidee. La tonificazione generale degli organi interni avviene mentre i muscoli vengono spinti ad espandersi in questa posa.
  • Sintomi: riduce qualsiasi forma di irritazione alla parte bassa della schiena, crampi alle gambe prendendosi cura del nervo sciatico, riduce la rigidità del collo, può guarire l’emicrania poiché il miglioramento della digestione avviene con la pratica più profonda di questa posa. Le spalle cadenti possono essere corrette e quindi fallo sembrare forte e fermo. I crampi del ciclo mestruale per le donne sono curati. Migliora qualsiasi squilibrio nervoso poiché l’intera colonna vertebrale viene allungata.
  • Applicazioni terapeutiche: Si cura il mal di schiena, il funzionamento dell’utero, il sistema immunitario, lo squilibrio ormonale e quindi la regolarizzazione della tiroide. Eventuali problemi legati all’asma. Vengono trattati i disturbi urogenitali. Elimina lo stress, la fatica e l’ansia.

Controindicazioni:

  • Lesioni: qualsiasi tipo di lesione alle spalle, alle anche, alle ginocchia, alle caviglie, ecc. Dovrebbero essere evitate anche le infiammazioni alla schiena, al collo e alle spalle. Lussazione delle spalle.

Potrebbe darsi che le nostre articolazioni non permettano un raggio di movimento così ampio da toccarsi la testa con il piede. L’uso dei props è necessaria e utile per avere il giusto e sicuro allineamento.

Attenzione a non sforzare il ginocchio davanti. La gamba gira per una rotazione del femore. Se l’anca è rigida chiedo al ginocchio di torcersi verso l’interno e compare un dolore sul lato interno del ginocchio ( compressione) o sul lato esterno (stiramento) a segnalarmi l’innaturalità del movimento.

Oltre a migliorare enormemente la nostra postura e la mobilità di bacino, gambe e zona lombare, lavorare sullo psoas ha anche un grande effetto a livello emotivo. Lo psoas infatti è legato ai meccanismi di risposta al pericolo e a causa dello stress e tende a immagazzinare la nostra tensione emotiva. Uno psoas cronicamente teso continuerà segnalare al nostro corpo che siamo in pericolo andando ad esaurire progressivamente le ghiandole surrenali e mantenendo sempre in allerta il nostro sistema immunitario. Riuscire a rilassarlo invece permette di ottenere un rilassamento profondo e attivare i processi necessari per rigenerarci.

Un vecchio aforisma del Buddhismo Tibetano dice: «La conoscenza dev’essere bruciata, martellata e battuta come l’oro puro. Allora la si può indossare come ornamento».

Questo vale anche per la pratica. Solo Impegnandoti con discernimento, andrai sempre più in profondità nella comprensione del tuo vero Sé. Una ricerca continua che va sperimentata sul campo. 

La necessità di godere di qualsiasi posa nasce dalla pratica e dalla consapevolezza. Ogni parte e ogni centimetro del corpo è allungato in questa posa e quindi per ottenere il massimo beneficio è obbligatoria la consapevolezza del corpo durante la posa con la respirazione profonda.

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