Solo se ti radichi puoi estenderti

Lezione di martedì 28 Aprile ore 18,00

Tutte le sere alle 18 circa faccio la mia pratica quotidiana, così come viene. Come una preghiera mi raccolgo in me stessa e mi regalo questo spazio sempre unico e rinnovato.

Ne nasce sempre qualcosa di nuovo. L’intelligenza misteriosa del corpo indica la strada.

In questo periodo, grazie anche alla chiusura dovuto al virus, è nata in me l’esigenza forte di cercare nuove radici. Amo tantissimo il luogo dove abito da ormai dieci anni ma mi sono resa conto che per qualche motivo ancora a me ignoto mi sono sempre voluta sentire come una straniera qui.

Così nel mio spazio yoga sto cercando di stimolare muladhara chakra, il chakra della radice. Porto molta attenzione ai piedi, al loro appoggio a terra, faccio asana che energizzano le gambe e mi radico profondamente nel respiro.

Il resto poi sta venendo da sè. E non e`un caso. Ovviamente.

pureyoga, odaka yoga, lago d'Iseo e Franciacorta

Ho incominciato a sentire la necessità di esplorare qui intorno, soprattutto il fiume. Di fare tesoro dei suoi doni per prendermi cura di me e della mia casa.

Raccolgo ortiche, cicorie, studio i profumi inebrianti che mi circondano e i fiori che li emanano.

Osservo le tante creature meravigliose che appartengono a questo posto quanto me. Le rondini appena tornate, gli aironi, i cormorani, i cigni, le folaghe, gli svassi, le anatre, i corvi, gli uccellini ballerina che danzano sull’acqua.

Raccolgo i sassi e delle conchiglie per decorare casa, insieme a qualche fiorellino spontaneo.

Mi nutro del verde intorno con tanta gratitudine.

E da un paio di settimane con i vicini ho creato più comunicazione e solidarietà. Ci scambiamo cose utili, ci mandiamo messaggi, consigli, ricette.

In un momento in cui la norma è il distanziamento sociale io non sono mai stata cosi`vicino alle persone che mi circondano.

Ieri ho fatto delle brioche fantastiche. Al terzo tentativo in dieci giorni ho raggiunto un ottimo risultato.

Messaggio: a distanza e con gli accorgimenti del caso vi porto la merenda! Ok grazie… io delle uova nostrane! Io altre conchiglie trovate al fiume! Io dei guanti in più che mi hanno dato in farmacia!

Oltre alle brioche ho preparato la pizza, i ravioli, il risotto alle ortiche e tante altre cose che mi aiutano a pensare che mi prendo cura di me.

Ho sistemato e pulito bene casa facendo sogni e progetti su lavoretti futuri per renderla ancora più piacevole. E ho sistemato i vestiti con piu`attenzione del solito facendo il cambio di stagione. Rivalutando cose dimenticate.

Ho sistemato e incorniciato foto e ricordi,. E faccio lezioni con skype dove parliamo un pò di tutto e ci facciamo compagnia.

E mi regalo il tempo di guardare il cielo.

E ore casa mia mi sembra più casa. Mi sembra un posto più accogliente e sicuro.

Mi sento sulla buona strada. Sicura questa volta che se sento un senso di appartenenza dove vivo questo di sicuro non mi bloccherà ancorata qui ma mi farà stare ancora più a mio agio nel mondo.

Lezione del tramonto

Venerdi 17 Aprile alle ore 19

pureyoga, odaka yoga, lago d'Iseo e Franciacorta

In un venerdì 17 di un anno bisestile con pandemia in corso Shanti e io vi aspettiamo per una pratica morbida di mezz’ora con la fiducia che possa essere d’aiuto ad allentare le tensioni.

Aperture e piegamenti in avanti che fluiscono insieme per allungare la colonna, creare spazio nel corpo e nella mente e stimolare il nervo vago.

Il nervo vago attraverso le asana e le tecniche di respirazione si attiva nel ruolo di gestione del sistema parasimpatico aiutando a lasciare andare e ritrovare calma .

Questo pemette di rallentare stress, ansia, paura e troppa attivazione. Ad alleviare mal di testa, pressione alta e insonnia.

L ‘om chanting con la vibrazione aiuta in questo scopo , disattivando la parte limbica del cervello. Anche l’allungamento dei muscoli del collo ingaggia i meccanismi che portano ad un rilassamento profondo.

Le estensioni aprono il petto, il cuore e il respiro donando un senso di euforia e di coraggio.

I piegamenti in avanti massaggiano gli organi interni e promuovono la qualità dell’introspezione.

Posizioni contrarie tra loro che intersecate in una sequenza bilanciata danno equilibrio e pace.

Avendo problemi ai dischi vanno eseguite con cautela e attivando bene l’addome che supporta la schiena.

Purtroppo ho sperimentato di persona cosa volesse dire riprendere con gradualità dopo essere rimasta bloccata per sciatalgia dovuta ad un’ernia. Quando mi e`stato possibile muovermi ho rinforzato addominali e gambe prima di riprendere a praticare con sicurezza.

Fatte nel giusto modo e rispettando il proprio corpo e i propri limiti aiutano poi addirittura ad evitare problemi di rigidità e schiacciamenti.

Portare l’attenzione al respiro che si muove nel movimento è un atto meditativo che completa la pratica e ci ancora al presente.

Namastè

Pratica detox sul fiume

Lezione di mezz’ora per purificare mente e corpo

Martedì 14 Aprile ore 9,00

(Nella speranza che abbiate finito la colomba e oggi vi dedichiate ad un cibo più fresco).

pureyoga, odaka yoga, lago d’Iseo e Franciacorta

Accogliamo l’invito della primavera a rinnovarsi e lasciare andare abitudini e attaccamenti che non servono più.

Purificare il corpo attraverso una pratica indirizzata alle torsioni e alle flessioni che stimolano il fuoco gastrico.

Purificare la mente con il respiro e le intenzioni.

Quando strizziamo la colonna vertebrale esercitiamo un’azione che spreme dolcemente gli organi interni quali fegato, intestino, stomaco e reni, favorendo l’ossigenazione dei tessuti e l’espulsione di ciò che ristagna.

Da un punto di vista biomeccanico i corpi vertebrali ruotano l’uno in relazione all’altro senza comprimere i dischi. E’un movimento neutrale che va eseguito esercitando costantemente l’estensione della colonna.

Mentalmente a livello più sottile le torsioni rappresentano un cambio di prospettiva e la capacita`di vedere laddove prima non riuscivamo innescando intuizione e cambiamento.

Le tecniche di respirazione conducono la mente in uno stato di calma, centratura e armonia. Il pranayama è una scienza millenaria, un ponte tra il livello fisico e quello mentale.

Una mente calma contribuisce alla digestione. Non solo del cibo ma anche delle emozioni. E a una percezione dei sensi sana. Prepara alla meditazione che innesca un processo virtuoso che cambia la vita.

Per questa lezione vi chiederei di fare questo pensiero:

Per rendere la pratica più profonda e non lasciarla solo ad un livello fisico. Provate a pensare di essere sul punto di entrare in una chiesa o un luogo di culto. Vi fermate un attimo prima di entrare per portarvi con la vostra attenzione da un contesto più sociale e caotico ad un’atmosfera più sacra e silenziosa.

La consapevolezza di entrare in uno spazio speciale.

Con un’energia speciale.

Che richiede un atteggiamento di concentrazione e rispetto.

Prendete posto sul vostro tappetino nello stesso modo.

E stabilite delle intenzioni per la pratica, per voi stessi, per il proseguimento della giornata o per qualcuno che ha bisogno di voi.

Cosi la pratica rivelerà i suoi più autentici benefici.

Purificazione di primavera

pureyoga, odaka yoga, lago d'Iseo e Franciacorta

La primavera è quel momento magico dove la natura si risveglia. C’è una profonda espansione. L’attività organica è esplosiva.

Questo vale per la terra, il corpo fisico, il sistema nervoso ed emotivo.

Il nostro corpo ha bisogno di aprirsi all’esterno ed equilibrarsi.

Questo passaggio, seppur naturale, è sempre molto delicato.

I processi di rinnovamento richiedono uno sforzo, sia per i cambiamenti biochimici che per le maggiori ore di luce.

Il metabolismo si deve attivare per eliminare tutte le scorie accumolate durante l’inverno che ristagnano. La termoregolazione per adattarsi ad un clima diverso assorbe tanta energia.

Questo spiega la stanchezza e la sonnolenza che si sperimentano in questo periodo dell’anno. E l’inquietudine talvolta.

L’equilibrio del fegato è fondamentale per la salute e lo stato emotivo.

Il fegato converte il cibo in forza vitale.

In medicina cinese viene chiamato ‘il comandante’.

Va mantenuto leggero grazie ad un’alimentazione rinfrescante, al riposo e allo yoga.

Un’alimentazione grassa o ricca di zuccheri affatica questo organo. Anche lo stress, la troppa fatica fisica, la mancanza di ore di sonno.

IL CIBO E LE EMOZIONI NON DIGERITI APPESANTISCONO GLI ORGANI INTERNI E LA SALUTE.

La digestione quindi è alla base della salute.

Nello yoga quando si parla di digestione non ci si riferisce soltanto alla metabolizzazione degli alimenti.

Quando la capacità digestiva è forte (e questo include cibo, bevande ma anche esperienze, emozioni, sensazioni) manteniamo i tessuti sani ed eliminiamo i prodotti di scarto in modo efficiente.

Il fuoco digestivo viene chiamato in sanscrito Agni. E’una delle divinità indù maggiormante adorate nella religione vedica.

Dio del fuoco e della luce, anima tutti i processi biologici.

E’l’elemento trasformatore e purificatore dell’organismo e dell’anima.

Se Agni è indebolito da un’alimentazione scorretta, dalla mancanza di attività fisica o da emozioni negative si produrranno costantemente tossine che vengono conservate nel corpo ostruendolo.

Questo residuo tossico è per l’ayurveda la causa principale delle malattie.

SIAMO CIO’CHE DIGERIAMO, sia fisicamente che mentalmente.

La capacità di digerire evidenzia il nostro stato di benessere.

Agni bilanciato porta salute, chiarezza mentale, energia e forza.

Il nutrimento racchiude in sè una sacralità profonda. Insieme al respiro rappresenta la via naturale e ineluttabile di comunicazione tra interno ed esterno. L’introduzione di una parte di mondo in sè e la consegna di una parte di sè al mondo.

Un ruolo importantissimo per completare il concetto di purificazione lo riveste la mente.

Il nostro stile di vita generalmente ci mantiene in uno stato di continua allerta in cui il corpo produce un eccesso di sostanze stressogene. Cortisolo e adrenalina stimolano eccessivamente il sistema simpatico creando squilibrio. Inoltre questa attivazione continua abbassa le difese immunitarie, danneggia la memoria, altera il metabolismo e alza la glicemia.

La respirazione profonda e consapevole insieme alla meditazione allentano ansia e stress e aiutano a tenere il diaframma in salute. Il diaframma efficiente a sua volta massaggia l’apparato digerente.

La meditazione permette di riallineare i propri ritmi con quelli della natura creando uno stato di connessione profonda che porta unione e benessere sublimando tutto il percorso yogico.

Diversi studi scientifici dimostrano come educando la mente possiamo agire sui nostri geni. Non modificandoli certamente ma andando ad agire sulla loro attività e riducendo l’espressione dei geni dell’infiammazione.

Aumentando l’attività dei geni che ci difendono dallo stress ossidativo.

Per il rinnovamento delle nostre cellule quindi non è impotante solo il cibo ma anche l’esercizio fisico , la meditazione e il cibo spirituale.

La meditazione purifica in profondità la mente svuotandola. Rendendola flessibile e stabile, disposta ad abbandonare certezze assecondando il flusso della realtà.

Innesca un processo virtuoso aiutandoci a superare schematismi e favorendo la mente creativa.

La pratica yoga per un percorso di purificazione deve agire quindi su diversi fronti.

Principalmente le asana saranno di torsione per stimolare il fuoco digestivo, sprigionare caldo ed energia e favorire il rilascio delle impurità.

Posizioni poi che agiscono sui meridiani che corrispondono a fegato e vescica per riportare questi organi al massimo delle loro potenzialità. Lavorando sulla lateralità del corpo.

Posizioni in piedi per attivare gli arti inferiori e la circolazione linfatica che funge da drenante a tutti gli organi interni.

Penso sia altrettanto importante lavorare sul respiro e le posizioni che stimolano il sistema parasimpatico.

Le flessioni in avanti pricipalmente che favoriscono la digestione ela calma.

Tecniche di pranayama per migliorare la qualità del respiro aiutando a rimanere in frequenze positive per prepararsi alla meditazione.

Riti di purificazione per corpo e mente:

pulizia di naso e lingua

massaggio del corpo con oli essenziali

movimento

stare nella natura

digiuno mediatico, o controllo delle informazioni

avere abitudini e orari

concedersi il silenzio

riposare ( andare a letto entro le 23, stare svegli fino tardi rallenta il metabolismo)

yoga e meditazione

mantra o preghiere

cibi rinfrescanti ( in questa stagione cicoria, rucola, tarassaco, asparagi, ravanelli, fave, silene)

Comfort dolce comfort

Cena ‘sciallata’

odo dove tutto è stravolto e le giornate sono da inventare. La percezione del rischio, delle privazioni e del dolore riempie la nostra mente. Per mettere in un angolo la paura e aiutare mente e corpo a rimanere sani e attivi per me è importante avere dei riti da rispettare e delle sane sanissime abitudini. Yoga, meditazione, riposo, letture, film divertenti, disegnare, super chiacchierate skype con tanto di caffè da condividere. E cucinare... soprattutto impastare è altamente rigenerante. Una cosa che è rimasta invariata è la nostra serata ‘sciallata’. Camino acceso e cena sul divano rigorosamente. Il tempo che si dilata e le preoccupazioni si allentano. Viene voglia di lasciarsi andare e celebrare. Noi lo facciamo preparando una cena di finte schifezze. Si, quel cibo che solitamente fa un gran male ma che la mente associa ad un comfort incredibile. Birretta artigianale. Scelta accurata di un bel film da proiettare. E la nostra bolla rassicurante ci coccola e ci unisce. Hummus e pane indiano all’aglio sono una di queste scelte. Oppure piadina e tramezzini con hummus e quello che abbiamo in frigorifero e due patatine al forno. Qui di seguito riporto le ricette di hummus e pane indiano. Semplicissime Hummus di ceci Ingredienti: 400 grammi di ceci secchi limone curry sesamo Mettere in ammollo i ceci la sera prima. Cuocerli in abbondante acqua con un pò di sale. Lasciarli raffreddare e poi metterli in un mixer insieme al succo di un limone, il sesamo precedentemente tostato e tritato che rilascia un profumo incredibile e il curry. Aggiungere olio exra vergine e dell’acqua tiepida man mano che si vede la consistenza del composto. A me piace anche aggiungere talvolta della paprika piccante. Qui non aggiungo l’aglio perchè c’e`già nel pane. Pane all’aglio 400 grammi di farina O 170 grammi di acqua 30 grammi di olio 10 grammi di sale 1 aglio intero Preparare l’impasto con tutti gli ingredienti. Generalmente io uso un pò di pasta madre. In mancanza puoi aggiungere un pizzico di bicarbonato. Lasciare riposare per almeno mezz’ora. Tagliare gli spicchi d’aglio sottilissimi e aggiungerli all’mpasto prima di dividerlo in palline. Dovrebbero e

Questo è un periodo dove tutto è stravolto e le giornate sono da inventare. La percezione del rischio, delle privazioni e del dolore riempie la nostra mente. Per mettere in un angolo la paura e aiutare mente e corpo a rimanere sani e attivi per me è importante avere dei riti da rispettare e delle sane sanissime abitudini.

Yoga, meditazione, riposo, letture, film divertenti, disegnare, super chiacchierate skype con tanto di caffè da condividere. E cucinare… soprattutto impastare è altamente rigenerante!

Una cosa che è rimasta invariata è la nostra serata ‘sciallata’.

Camino acceso e cena sul divano rigorosamente. Il tempo che si dilata e le preoccupazioni si allentano. Viene voglia di lasciarsi andare e celebrare.

Noi lo facciamo preparando una cena di finte schifezze. Si, quel cibo che solitamente fa un gran male ma che la mente associa ad un comfort incredibile. Birretta artigianale. Scelta accurata di un bel film da proiettare. E la nostra bolla rassicurante ci coccola e ci unisce. Hummus e pane indiano all’aglio sono una di queste scelte. Oppure piadina e tramezzini, hamburger, pizza, guacamole e tzatziki .

Qui di seguito riporto le ricette di hummus e pane indiano. Semplicissime.

Hummus di ceci

Ingredienti:

400 grammi di ceci secchi

limone

curry

sesamo

Mettere in ammollo i ceci la sera prima. Cuocerli in abbondante acqua con un pò di sale. Lasciarli raffreddare e poi metterli in un mixer insieme al succo di un limone, il sesamo precedentemente tostato e tritato che rilascia un profumo incredibile e il curry. Aggiungere olio exra vergine e dell’acqua tiepida man mano che si vede la consistenza del composto. A me piace anche aggiungere talvolta della paprika piccante.

Qui non aggiungo l’aglio perchè c’e`già nel pane.

Pane all’aglio

400 grammi di farina O

170 grammi di acqua

30 grammi di olio

10 grammi di sale

1 aglio intero

Preparare l’impasto con tutti gli ingredienti. Generalmente io uso un pò di pasta madre. In mancanza puoi aggiungere un pizzico di bicarbonato. Lasciare riposare per almeno mezz’ora. Tagliare gli spicchi d’aglio sottilissimi e aggiungerli all’mpasto prima di dividerlo in palline. Dovrebbero essere circa sei. Stendere con il mattarello e una alla volta mettere le sfoglie di pane in una padella antiaderente gia`molto calda. Per circa 3 minuti per lato. Mettendo un copercho la cottura e`migliore.

Pane caldo, hummus freddo… buona cena relax!!!

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