Viva la vida

Il potere del colore

pureyoga, odaka yoga, lago d'Iseo e Franciacorta

Ma cosa c’entra l’anguria con lo yoga? In realtà niente all’apparenza. Se poi ti inoltri in tutte quelle pratiche che ti portano a prenderti cura di te e di tutto quello che ti circonda allora la connessione diventa evidente. Essere yoga vuol dire Unione.

La natura basta a se stessa e ci regala quello che ci serve al momento giusto. Niente di superfluo, basta vederlo e coglierlo.

In questi giorni fa molto caldo. L’estate è nella sua massima espansione e il corpo ha bisogno di tanti micronutrienti in più. Vitamine e sali minerali. Questi ultimi con la sudorazione aumentata rischiano di scarseggiare.

Io trovo che l’anguria abbia un aspetto veramente pop. Il suo colore esplosivo con i semini neri a decorarla naturalmente mi ha sempre fatto venire voglia di disegnarla.

Sarà per questo che Frida Kahlo, la pittrice capace di trasformare il dolore in colore, l’ha scelta come soggetto per scrivere il suo ultimo saluto otto giorni prima di morire? Viva la vida! La gioia di vivere e la riconoscenza per ciò che si ha avuto.

pureyoga, odaka yoga, lago d'Iseo e Franciacorta

Le angurie hanno l’aspetto di essere molto appetitose e ricche , così come ricca e intensa è stata la sua vita seppur breve.

Oltre ad essere bello e vitale questo frutto è rinfrescante e dissetante. E’ricca di tutti i sali minerali di cui il nostro organismo ha bisogno con le alte temperature. Potassio, Fosforo, magnesio, vitamina A e C. Mangiandola freschissima riesce ad alleviare la sensazione di spossatezza . Oltretutto rinforza il nostro sistema immunitario, depura, migliora l’aspetto della pelle e aiuta la circolazione. Ottima per il gonfiore alle gambe.

Ma non sembra la cosa giusta al momento giusto?

Sarebbe stupido non approfittare di queste risorse. Racchiuse in un piacere succoso.

Qui in giro dalle mie parti ci sono da sempre le melonere , luoghi spesso provvisori e con un nonsochè di poetico che offrono fette di anguria e di melone.

E se sei stufo della solita fetta d’anguria perchè non centrifugarla per farci un bel drink?!

Io spesso ci faccio anche il gelato. Qui nella foto ho messo una banana che ho congelato, dei frutti di gelso che avevo trovato e ho frullato con un pezzo d’anguria e del ribes.

Il risultato è ottimo e può essere un’idea di dolce post cena che disseta.

Quando ero piccola nelle calde domeniche di agosto andavamo a fare dei picnic in qualche valle bergamasca. Pasta fredda, panini, dolcetti e lei …l’anguria …in una rete…messa nel ruscello a rinfrescarsi.

Una gioia immensa da tenere nelle due mani e mordicchiare chiacchierando!

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