Workshop Sabato 13 Febbraio 2021

Luce e ombra

Riequilibrare i nostri emisferi e riconciliarci con le nostre fragilità.

Le nostre debolezze e la nostra forza emergono dalla stessa origine. Dentro di noi.

La via della salute non è eliminare le emozioni negative… ma lavorare con esse… in un processo di trasformazione e realizzazione di noi stessi.

Per ritrovare l’equilibrio

pureyoga, odaka yoga, lago d'Iseo e Franciacorta

Vorrei introdurre questo lavoro con un breve brano tratto da ‘Il Profeta’ di Kahlil Gibran.

Proprio perchè già esso rappresenta l’incontro di due opposti, la cultura orientale e quella occidentale, e poi perchè in una narrazione lenta e sospesa, parlando di libertà, ben chiaramente si definisce questo argomento.

‘Voi sarete liberi in verità non quando i vostri giorni saranno senza affanni, e le vostre notti senza un bisogno e un dolore, ma piuttosto quando queste cose vi cingeranno la vita e ciononostante vi eleverete al di sopra di esse nudi e sciolti.

E come potrete elevarvi al di sopra dei giorni e delle notti se non spezzerete le catene che voi stessi, all’alba della vostra comprensione, avete legato attorno al vostro mezzogiorno?

Ciò che voi chiamate libertà è in verità la più forte di queste catene, sebbene i suoi anelli scintillano nel sole e abbagliano gli occhi.

E che cosa sono se non frammenti del vostro io quelli che vorreste scartare per poter diventare liberi?

Se è una legge ingiusta che vorreste abolire, quella legge è stata scritta con la vostra mano sulla vostra fronte,

Non potete cancellarla bruciando i vostri libri di legge, nè lavando la fronte dei vostri giudici, anche versandovi sopra il mare.

E se vorreste privare un despota del trono, badate prima di distruggere il suo trono eretto dentro di voi; poichè come può un tiranno dominare uomini liberi e fieri, se non a causa di un dispotismo nella loro stessa libertà e di una vergogna nel loro stesso orgoglio?

Se è una preoccupazione che vorreste gettar via,

quella preoccupazione è stata scelta da voi piuttosto che impostavi.

E se è una paura che vorreste disperdere,

la sede di quella paura è nel vostro cuore e non nella mano della persona temuta.

In verità tutte le cose si agitano nel vostro essere in un costante e semi-abbraccio: il desiderato e il temuto, il ripugnante e il prediletto, l’inseguito e ciò che vorreste fuggire.

Queste cose si muovono dentro di voi come luci e ombre in coppie attaccate.

E quando l’ombra si affievolisce e si dilegua, la luce che si attarda ed è lenta a scomparire, diventa ombra per un’altra luce.

E così la vostra libertà quando perde i ceppi, diventa essa stessa il ceppo di una più grande libertà.

Il pensiero lineare occidentale ci induce a una visione unidimensionale della realtà, per cui solo una posizione è giusta, e il suo opposto inevitabilmente sbagliato.

Ma così si diventa ciechi alla molteplicità dell’esistenza, alle sue innumerevoli sfumature.
Inoltre, finché rimaniamo in questa visione univoca, viviamo in uno stato di conflitto con la realtà. Di divisione. E nella divisione aumenta il disagio.

La continua lotta con l’esistenza ci fa sentire separati da essa. Questo ci fa vivere nella paura e nell’angoscia.

Siamo stati sempre storicamente abituati a ragionare per opposti: il bene è opposto al male; il cattivo opposto al buono; la luce opposta all’ombra e così via.

Ma è scorretto affermare che una polarità sia preferibile all’altra: entrambe sono necessarie per la vita.

Come si dovrebbe dunque porre l’uomo nei confronti della vita, secondo questa visione? Il saggio taoista si rifà al “non giudizio”, che non è una mera negazione di qualsiasi tipo di valutazione, ma è un’azione attiva dello spirito che impedisce alla mente di “muoversi”, cioè attaccarsi alle cose ed alle situazioni, emettendo giudizi che generano un circolo vizioso, in quanto fonte di altri giudizi e così via.

La filosofia taoista esprime al tempo stesso l’unità e la dualità.

Il Tao è il ‘Tutto’, ed è formato dall’unione inscindibile tra il principio maschile (Yang) e quello femminile (Yin).

Le due “virgole” – bianca e nera – si “rincorrono” (come il giorno e la notte), e si abbracciano: l’una non può esistere senza l’altra. I due punti di colore opposto, ci ricordano che ogni cosa contiene anche il suo contrario: anche nell’uomo più buono vi è un malvagio potenziale, ed anche nella persona più abietta c’è un potenziale di bontà. Ugualmente, ogni maschio ha anche un aspetto psichico femminile, e viceversa.

Rappresenta in modo perfetto il concetto di integrazione, l’unione armoniosa delle parti, l’incontro complementare di quello che – solo in apparenza – sembra opposto.

La nostra armonia personale parte dalla nostra capacità di mantenere l’equilibrio tra tutte le forze che confluiscono in noi. Di conoscerle, accettarle e integrarle.

Tutta la pratica dello yoga risiede nel cercare l’equilibrio . Nel nostro quotidiano viviamo in balia degli opposti (“voglio/non voglio, mi piace/non mi piace, amo/odio”), condizione che crea profonde lacerazioni interiori ed è origine di sofferenza (dukha) e disagio.

Il proposito dello yoga è quello di attenuare questi contrasti per orientarsi verso l’unità, la  stabilità e, quindi, l’equilibrio. L’Hatha Yoga, cioè l’unione di Sole (Ha) e Luna (Tha), è uno dei percorsi per realizzare questa integrazione, risvegliando e armonizzando in sé proprio Sole e Luna.

Lo scopo di questo workshop è l’ascolto profondo delle nostre dualità. Il riconoscere disagi e mettersi in cammino per accettarli e comprendere quanto questi aspetti sono parte anche delle nostre qualità e della nostra luce.

Come?

Nella prima parte della lezione diamo spazio all’energia Yang. Quindi verranno eseguite asana dinamiche, che sviluppano calore, risvegliano le energie e rivitalizzano il corpo. Si tratta di movimenti attivi, che favoriscono l’estensione articolare e muscolare.

Lo faremo con l’attenzione anche alla transizione caratteristica di Odaka Yoga.

Nella seconda parte privilegeremo posture yoga Yin. Le asana sono dunque più statiche – vengono tenute per alcuni minuti – morbide e lente. Mantenere per più tempo una certa postura aiuta i legamenti ad ammorbidirsi; inoltre permette di sciogliere lentamente e senza sforzo eventuali tensioni.

Ci sarà ampio spazio per la respirazione. Nadi Shodana per eccellenza è il metodo più potente di bilanciare gli opposti.

La respirazione a narici alternate che letteralmente in sanscrito significa “pulizia delle Nadi”.

Sebbene non conosciamo con esattezza il numero di nadi ( canali energetici) nel corpo umano, tutti i testi concordano sull’esistenza di due nadi principali, le aorte del corpo sottile. In ognuna di esse scorre un determinato tipo di energia in grado di influenzare il corpo.

Rappresentano lo scorrere di energie apparentemente “contrapposte”che corrono lungo i lati del corpo partendo dalla base della colonna, per terminare nelle narici.

  • piṅgalā è infatti chiamata anche Sūrya- nāḍī, la nāḍī del Sole, di polarità maschile, calda, che termina nella narice destra
  • īda è detta anche Chandra- nāḍī, la nāḍī della Luna, di polarità femminile, fredda, che termina nella narice sinistra.

E così attraverso īda e piṅgalā, lungo tutto il nostro corpo e attraverso il nostro respiro, la tradizione yoga vede in noi il continuo scorrere di energia femminile e maschile, polarità sinistra e destra, parte del nostro Universo interiore.

Respiro dopo respiro, queste energie non restano mai immobili: sono invece sempre in mutamento e trasformazione, l’una verso l’altra, alla ricerca dell’equilibrio.

L’interazione tra Ida e Pingala corrisponde alla danza interna tra intuizione e razionalità, a coscienza e forza vitale, e agli emisferi destro e sinistro del cervello.

Praticando lo yoga, la disciplina dell’Unione, portiamo verso l’integrazione la nostra energia interiore: impariamo ad ascoltarla, a sentire le sensazioni che lascia nel nostro corpo attraverso la pratica.

Quando pratichiamo gli asana con consapevolezza e ascolto attento, piano piano portiamo equilibrio tra movimento e stasi, tra freddo e caldo, īda e piṅgalā, polarità femminile e maschile, parte destra e sinistra del corpo: riconciliamo il corpo in unione con mente e spirito, nel fluire della nostra energia.

Nella fase finale della lezione faremo una breve meditazione per riconciliarci con la paura.

Dove?

Vi aspetto on line sabato 13 Febbraio dalle 10 alle 12 su Meet. Per informazioni e prenotazioni chiamatemi o andatemi una mail. Per favorire connessione nel gruppo il numero sarà limitato.

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